IL MAESTRO DA GIOVANE
Questo Birra scura e cipolle dolci di John Cheever minaccia di essere una vera chicca autunnale, un recupero prezioso di tredici racconti giovanili - scritti tra il 1931 e il 1949 e usciti su diverse riviste - di quello che è considerato tra i maestri del genere, e ora in uscita il 19 Ottobre per Racconti edizioni (come dice il nome, specializzata nel settore).
Si tratta di storie già radunate in volume qualche anno fa per Fandango (sotto il nome di "Tredici racconti"), tradotte da Leonardo G. Luccone e qui corredate da una prefazione di Cristiano Raimo, una postfazione dell´editor e critico George W.Hunt, e alcune illustrazioni di Otto Gabos. Non fanno quindi parte di quel "corpus" diciamo ufficiale raccolto nel volume Feltrinelli, e a fiutare intorno pare diano un buon insight su uno scrittore naturalmente ancora in fieri ma già capaci di numeri come questo che cito sotto:
"Ogni mattina Richard si svegliava presto e guardava le colline. Poi si metteva a guardare il proprio riflesso nei vetri della finestrella. Era un corpo di un candore rugoso e ossuto che attraversava i piccoli vetri quando lui distoglieva lo sguardo".
Oppure questo:
"Amy gli diceva che se fosse sceso prima non avrebbe trovato il caffè freddo. Amy faceva correre gli occhi per tutta la lunghezza del tappeto rosso e poi rideva come un grammofono".
Pezzi rappresentativi che danno l´idea di quel fenomeno che potremmo chiamare con "Capacità di riassumere un mondo, un ambiente, in personaggio in pochissime parole".
Pare insomma una discreta ghiottoneria, di cui credo si parlerà e che io stesso non perderò di vista.
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