POLITICHE DI AMBIGUITÀ
La scrittrice messicana Valeria Luiselli ha pubblicato questo Volti nella folla appena ventinovenne, e questo suscita rispetto e ammirazione, visti l´inventiva, la struttura e l´utilizzo capace di differenti registri e linguaggi.
Si tratta di un breve romanzo a frammenti che da una parte si pasce nei territori del realismo magico, quindi tenendo conto delle origini geografiche dell´autrice, dall´altra pare essere stato concepito secondo molti dei dettami (o meglio, degli spunti) contenuti in Fame di realtá di David Shields, in effetti di due anni precedente a questo libro. Se si aggiunge che la Luiselli vive negli Stati Uniti, si capisce che di quel clima (positivo) deve aver risentito.
Romanzo nel romanzo, aspetti autobiografici e memoir, elusività, difficoltá (per il lettore) a distinguere tra reale e inventato, totale inattendibilità delle due o tre voci alle quali è qui demandata la narrazione, su questi elementi è - mi pare - costruita la storia.
Che inizia in maniera piuttosto lineare, un personaggio che potrebbe corrispondere alla scrittrice tira avanti un quieto ménage familiare in Messico, un marito, due figli, e rievoca i tempi da ragazza a New York, selvaggia selvatica e creativa redattrice per un editore specializzato in poesia.
In quella veste, la narratrice aveva deciso - affascinata dal personaggio e da una serie di coincidenze - di pubblicare una serie di poesie apocrife di Gilberto Owen (famoso poeta messicano vissuto per un periodo della propria vita a New York). Non vi anticipo il perché e la modalità di tale natura apocrifa, perché è a mio modo di vedere la prima svolta decisiva e il primo momento in cui il lettore avveduto nota dove si voglia andare a parare.
Da qui la situazione si complica: prende la parola direttamente Gilberto Owen, su due diversi piani temporali, e racconta - tra le altre cose - le sue poetiche bighellonerie con Garcia Lorca, con l´americano Zvolsky e ancora Nella Larsen, passando per apparizioni (reali? presunte?) di Ezra Pound e William C. Williams. A voi il piacere di scoprire quali personaggi e situazioni e citazioni siano reali.
Nonostante questo name dropping e questa aria un po´furbetta, il romanzo non è affatto un giochino metaletterario, mi pare situarsi in qualche parte tra riflessione esistenziale, allucinazione privata, rievocazione di una New York quanto mai ambigua e solo apparentemente accogliente e sfoggio di inventiva di un´autrice con molte idee da mettere su carta (forse troppe?).
Intendiamoci, non è il romanzo perfetto, sembra davvero voler insistere a entrare dentro un determinato filone modaiolo (dove peraltro ad esempio ha fatto molto meglio Ben Lerner, di solo quattro anni piú vecchio della Luiselli con il suo ultimo Nel mondo a venire), ma in qualche modo lo fa con sincerità, suggestione e non senza una soffusa (auto)ironia.
Vi ci perderete ogni tanto, e magari anche vi irriterete, rimane però un libro interessante e sopra la media di una scrittrice che mi pare da seguire.
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Informazioni sul libro
Valeria Luiselli - Volti nella folla
Traduzione di Elisa Tramontin
Ed. La nuova frontiera 2015
169 pg.
Attualmente in commercio
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Traduzione di Elisa Tramontin
Ed. La nuova frontiera 2015
169 pg.
Attualmente in commercio
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