L´IDEALE TRILOGIA
Ci troviamo negli anni dal 1990 in poi, e pian piano in UK e poi nel mondo si fa strada uno scrittore di talento, che partendo dal suo amore per il cinema e per la musica, riesce a descrivere in maniera precisa, direi "totale" e con sentimento la storia recente del suo paese.
Non parlo di Nick Hornby ma di Jonathan Coe.
Avevo una difficoltá nel mettere mano a questo "ricordo" perché partivo sempre dal presupposto di volerlo riferire a La famiglia Winshaw (in originale What a Carve Up, del 1994) e mi sfuggiva qualcosa.
Ora ho capito che il Grande Romanzo di Coe che va recensito non esiste, è ideale, si compone de La Famiglia, insieme a La banda dei brocchi (in originale The rotters´club, del 2001) e Circolo chiuso (in originale The closed circle, del 2004).
Gli ultimi due erano stati concepiti da Coe come "ciclo", mentre la Famiglia Winshaw ce lo infilo io arbitrariamente, in quanto mi pare che visti insieme i tre libri vadano a comporre una grande saga personal-sociale della storia dell´Inghilterra dall´inizio degli anni ´70 fino ai tardi anni ´90, laddove la famiglia riprende sostanzialmente (con personaggi diversi, chiaro) dove si conclude La banda dei brocchi, per poi cedere idealmente il testimone a Circolo Chiuso (che pure si situa una decina di anni dopo, ma significativamente ai tempi di un Blair nei quali piccinerie, arrivismi, doppi salti carpiati, ottimismi di facciata continuano a essere parte della vita politica e sociale inglese.)
Se ne La famiglia sostanzialmente prevalgono il tono satirico, la ricerca del colpo di scena, il virtuosismo quasi da sceneggiatore con il quale si affastellano personaggi e montaggi paralleli, negli altri due romanzi il tono è più realistico, meno feroce e dissacrante e se vogliamo più partecipe, anche se restano tipici di Coe il gusto e la capacità con i quali le diverse storie vengono presentate, concepite, montate, intersecate e fatte quindi confluire l´una nell´altra.
I romanzi mi avevano accompagnato, fatto pensare e struggere, divertito, informato, fare una gerarchia è come al solito esercizio individuale di ogni lettore, posso dire che La famiglia Winshaw è frutto già maturo di uno scrittore appunto eminentemente satirico (i soliti nomi: Dickens, Swift, ma anche per esempio Amis padre), La banda e Il circolo capolavori di un grande autore a tutto tondo, che dei propri modelli ha saputo intercettare anche l´aspirazione al romanzo che seziona in maniera puntuale e omni-comprensiva il mondo attorno a sé, restituendocene un proverbiale "trancio".
Nell´ammirazione per i risultati, rimane il rimpianto che Coe non si sia più ripetuto a quei livelli, come se lo sforzo fosse stato eccessivo, come se fosse stato appeso un cartello o mostrato uno screen di "missione compiuta".
Detto questo, a modo loro e lasciando la parola ai posteri questi sono tre romanzi che hanno fatto storia, mi hanno emozionato e in quanto tali stanno bene, benissimo, in questa mia umile rubrica.
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Informazioni sui libri (evidenzio la rispettiva ultima edizione)
Jonathan Coe - La famiglia Winshaw
Ed. Feltrinelli 2014
Traduzione di Alberto Rollo
478 Pg.
Attualmente in commercio
Jonathan Coe - La banda dei brocchi
Ed. Feltrinelli 2014
Traduzione di Roberto Serrai
380 Pg.
Attualmente in commercio
Jonathan Coe - Circolo chiuso
Ed. Feltrinelli 2014
Traduzione di Delfina Vezzoli
403 pg.
Attualmente in commercio
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